"Lo sviluppo delle tecnologie di comunicazione a distanza e la loro rapida diffusione hanno aperto anche agli psicologi la possibilità di una loro utilizzazione non solo a fini di informazione o di pubblicità, ma per fornire prestazioni professionali"

Fino a qualche tempo fa, gli interventi psicologici a distanza venivano considerati interventi di serie B, prevalentemente per l’importanza data al setting psicologico vis-à-vis. Il setting clinico, inteso come l’insieme di aspetti spazio-temporali necessari al lavoro clinico (un luogo protetto e facilitante, la posizione assunta, gli orari, i tempi e la durata degli incontri…) è sempre stato considerato, infatti, la trama per l’ordito di una buona relazione terapeutica. Una dimensione preziosa di qualsiasi intervento psicologico e della psicoterapia in particolare, che chiunque abbia provato potrebbe confermare.

L’avanzare della tecnologia e il bisogno di connessione sempre più costante, richiedono tuttavia che anche lo psicologo si apra a un nuovo modello di setting a distanza per favorire un più ampio accesso alle risorse di supporto e di intervento disponibili. Non si tratta banalmente di replicare gli interventi vis-a-vis su un computer o a telefono, ma di un nuovo modello di setting clinico, che si è dimostrato essere una trama soddisfacente per l’ordito della relazione terapeutica. 

Se, infatti, alcune dimensioni del setting vis-à-vis non sono replicabili a distanza, la ricerca ha dimostrato come la tecnologia possa sfruttare altre dimensioni spazio-temporali a favore del lavoro psicologico, e servirsi del più prezioso setting interno, inteso come la disposizione della mente del terapeuta e della persona che chiede aiuto, anche nel lavoro a distanza

CHI PUO’ RICHIEDERE UN PERCORSO A DISTANZA?

Chiunque non abbia modo di recarsi fisicamente in studio per motivi di distanza geografica, limiti fisici, situazioni contingenti o altre motivazioni personali valutabili di caso in caso, e desideri avviare un percorso individuale, di coppia o di gruppo.

Purtroppo non tutte le situazioni di sofferenza emotiva possono essere trattate mediante un percorso a distanza. Sarà, quindi, mia cura valutare insieme alla persona che ne fa richiesta la possibilità o meno di una prosecuzione del percorso online.

COME AVVIARE UN PERCORSO A DISTANZA?

Come per gli incontri vis-à-vis è possibile prenotare un primo incontro conoscitivo, attraverso la sezione Contatti, cui seguirà o meno, senza impegno, una prosecuzione del percorso. Quando possibile, prediligo la possibilità di effettuare almeno un incontro di presenza, benché non sia sempre una necessità.

QUALI PREREQUISITI?

Per partecipare a un incontro online sono necessari alcuni prerequisiti: 1) avere una stanza tranquilla in cui rimanere soli e indisturbati; 2) avere una connessione internet stabile; 3) poter utilizzare uno dei seguenti software gratuiti per video-chiamate: Skype o Google Hangouts. Possono essere valutati di caso in caso eventuali percorsi da svolgersi a telefono

Per conoscere di più sulle teorie e i metodi di intervento che utilizzo abitualmente, è possibile accedere alle sezioni Percorsi Individuali, Percorsi di coppia, Percorsi di gruppo di questo sito.